Rivista n. 28

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L’azione affettivamente determinata. Sentimentalismo e intellettualismo degli attori sociali

by Angelo Zotti

This article focus on Max Weber and T. Parsons’s affective action, i.e. actions which are taken due to ‘one’s emotions, to express personal feelings. The Author is particularly interested in two fundamental elements of this type of action, sentimentalism and intellectualism as two tendencies of human behaviour that are not opposed to each other. Sentimentalism is the tendency to base actions and reactions from feelings and to investe emotions in the social object (other persons, material things, social situations). These practices result in growing adaptive capacity of individuals. Intellectualism, along with egocentric attitude in individuals, produces a culture of victimism and, in the Author’s view, is referred to ideologism and tendency to polemic.

L’intento di questo breve articolo è analizzare il modello di azione sociale che M. Weber codificò come “azione affettivamente determinata” e T. Parsons definì “espressiva“, mettendone in evidenza i due fondamentali elementi che sembrerebbero caratterizzarla: l’elemento sentimentale e quello intellettuale. Il “sentimentalismo” viene qui inteso come tendenza manifesta del soggetto agente a investire l’oggetto sociale della sua affettività e\o emotività.

Si ritiene che prassi di questo tipo generino una maggiore propensione degli individui ad adattarsi con successo alle condizioni imposte dall’ambiente esterno. Con il termine “intellettualismo” si allude, invece, all’importanza che, nella definizione di particolari modalità comportamentali, finiscono per assumere fattori e motivi razionali: un’attività del pensiero particolarmente accentuata che indurrebbe i soggetti a valutare il mondo esterno in maniera autoriferita e quindi poco obiettiva.


La «seconda modernità». Cenni introduttivi alla sociologia di Ulrich Beck

by Antonio Camorrino

Ulrich Beck argues, in most of his works, that theoretical tools of modern sociology can not explain the complex and unprecedented transformations taking place in «late modernity».Events that threaten the life of contemporary man can not be understood using modern concepts cause each of these reveal a discrepancy between the language and reality, a discrepancy that Beck calls “world risk society”. The global extent of the side effects of humanaction – typical of late modernity – goes beyond the possibility of complete control: today we live in an ambivalent era because, on the one hand humans have to face seemingly insurmountable challenges, on the other hand, just the size of this huge crisis, establishing the conditions for a social renewal.

Ulrich Beck sostiene, praticamente nella quasi totalità dei suoi lavori, che l’attrezzatura teoricatrasmessaci dalla sociologia classica non consente di interpretare efficacemente le complesse e inedite trasformazioni oggi in atto: gli originali eventi che attentano alla vita dell’uomo contemporaneo non si lasciano penetrare dalla dotazione concettuale moderna e rivelano tutti una discrepanza tra la lingua e la realtà, una discrepanza che Beck chiama “società mondiale del rischio”.

L’estensione globale degli effetti collaterali dell‟azione umana – tipica della tardo-modernità – trascende la realistica possibilità del loro controllo: si apre quindi una stagione dai tratti ambivalenti giacché, se da un lato i consorzi umani devono fronteggiare sfide all‟apparenza insormontabili, dall’altro, proprio la dimensione di tale crisi epocale, istituisce un regime inedito e potenzialmente fecondo per una salutare ristrutturazione delle forme di organizzazione della vita umana.


Dalla sfera pubblica razionale alla sfera pubblica emotiva

by Diego Lazzarich

This article proposes a critical analysis of Habermas’ category of “public sphere”, showing how the public sphere has been historically used as an instrument of domination and not just as a space for rational deliberation. The article further looks into how the public sphere is changing with the irruption of the Internet, proposing the category of emotional public sphere to describe the impact of the Web on the political transformations brought about by the Arab Springs in 2011.

Il presente articolo si propone di operare un’analisi criticare della categoria di Habermas di “sfera pubblica”, nel tentativo di mostrare come la sfera pubblica sia stata usata storicamente anche come strumento di dominio e non solo come spazio per una deliberazione razionale. Ci si interroga, poi, sul come stia cambiando la sfera pubblica con l’irruzione di Internet, proponendo la categoria di sfera pubblica emotiva per descrivere l’influenza della Rete nei cambiamenti politici avvenuti nel 2011 con le Primavere Arabe

Rivista Italiana di Conflittologia n. 28 scarica pdf

4 Commenti

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